27 gennaio: le nostre commemorazioni. Gli alunni della I B e I F (plesso Amaldi) riflettono sulle condizioni dei bambini del Blocco 31 perché leggere e commentare salva la memoria.
La memoria è vita
Nel Giorno della Memoria gli alunni della I B e I F hanno ripreso e commentato il libro di Otto B. Kraus “ Il maestro di Auschwitz, letto durante le vacanze natalizie. Il libro è basato sulla storia vera del blocco 31, il blocco dei bambini che arrivò ad ospitarne 500 oltre agli assistenti, giovani dai 14 ai 16 anni. C’era nel blocco una piccola biblioteca clandestina di 10 libri trovati per caso nei bagagli degli arrivi al campo. C’erano poi i libri viventi, parlanti, educatori che raccontavano storie imparate a memoria. Non c’era carta né matite e i bambini imparavano a scrivere su fogli sottratti ai cestini e con schegge di legno carbonizzate. Otto era un educatore , dava lezione ai bambini che scrivevano poesie, cantavano, inventavano storie, spettacoli di burattini. Tutto ciò era una rivolta contro il tentativo tedesco di derubarli della loro umanità e di ridurli ad un’esistenza animale. Le loro opere erano uno scudo che li proteggeva dall’esposizione alla morte. Durante la celebrazione della Pasqua cantavano l’Inno alla gioia e la “melodia era come un uccello che si levava nel cielo, spazzava via la fame, la miseria, l’odore di decomposizione e la paura. La melodia li trasportava in un sogno e per un breve istante si ritrovarono liberi, senza catene: in quel preciso momento sconfissero i tedeschi e celebrarono la loro libertà”. Gli alunni hanno sottolineato i passaggi e le frasi più significative comprendendo, grazie a questa lettura, che leggere e scrivere li aiuta ad avere consapevolezza del mondo ma soprattutto di sé, li aiuta a scoprire la loro forza interiore, come hanno fatto i bambini, a curare le proprie ferite. Infatti il libro è un inno alla vita di cui” ogni ora, anche la più misera, va vissuta”; è un canto di fiducia “ perché finché si ha fede nei miracoli non ci si perde; è una lode della solidarietà “ perché solo insieme si va avanti, si dipende gli uni dagli altri come
gli organi di uno stesso corpo”. La scoperta sicuramente più significativa è stata quella che ciò che dà senso alla vita è prendersi cura di sé e soprattutto degli altri: leggere, scrivere, fare scuola sono un’ancora, un modo per dare forma e bellezza alla propria vita. Occuparsi e farsi carico degli altri aiuta a non arrendersi, a non sprofondare nella solitudine e nella disperazione, a non perdere la propria umanità, a non perdersi. Ecco che allora la memoria non è un baule di cose vecchie ma è cosa viva: non si
dimentica quanto accaduto perché da ciò si trae forza, fiducia, luce per il proprio presente. FOTO
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Si comunica alle SS.LL che il giorno 27 gennaio 2023 le classi 1C e 2M si recheranno presso il teatro Ricciardi di Capua per assistere allo spettacolo di commemorazione “ Il cielo in soffitta” ; le classi 5G 5 I 5C 5L parteciperanno alla presentazione del libro” Il decimo girone dell’inferno” di REZAK HuKanovic ,sopravvissuto ai campi di concentramento in Bosnia, presso la Biblioteca comunale di Curti; le classi 1B -12F rifletteranno sulle condizioni dei bambini del BLOCCO 31 “perché leggere, e commentare salva la memoria”